In un progetto con il “Swiss Tropical Public Health Institute” di Basilea abbiamo sviluppato sensori dotati di GPS e di misura di prossimità che permettono di registrare i movimenti e i contatti tra cani randagi. I sensori registrano dati fino a 5 giorni e sono dotati di un involucro robusto che si può montare tramite un collare sugli animali. I dati hanno permesso ai ricercatori di creare grafi che rappresentano i contatti tra i cani potenzialmente infetti. L’obiettivo ultimo è di costruire modelli statistici che mostrino l’impatto di una vaccinazione selettiva di alcuni individui di una popolazione di cani randagi per tentare di estirpare i focolai di rabbia, vaccinando il minor numero di cani possibile.
Swiss TPH:
High-Tech Sensors and Blockchain: New Avenues Towards Elimination of Rabies
Laager M, Mbilo C, Madaye EA, Naminou A, Le ́chenne M, Tschopp A, et al. (2018) The importance of dog population contact network structures in rabies transmission. PLoS Negl Trop Dis 12(8): e0006680.
Per conto di NADEL (istituto del Politecnico di Zurigo), abbiamo progettato e prodotto 1’200 sensori per misurare l’uso di lanterne al cherosene e lampade solari in aree rurali in Africa. I sensori misurano quando una lanterna venga accesa o spenta e, per le lampade solari, quando queste vengano ricaricate. I ricercatori del Politecnico hanno studiato come determinati interventi, come la distribuzione gratuita o a prezzi molto bassi di lampade solari, modifichi l’uso che gli utenti fanno delle fonti luminose. I dati vengono usati dalle amministrazioni locali e da agenzie non governative per stabilire quali misure siano le più efficaci nel ridurre l’uso del cherosene, inquinante, costoso e dannoso per la salute.
World Economic Forum: Why solar lights could offer a solution to the world’s poor